La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
. All'emulazione nel male una è successa nel bene. E la Comunità, stretta già insieme da mutua paura, a mantenersi incomincia di mutuo amore.
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! temeva le proprie. Vedendo quell'angioletto dal latteo àlito e dalle succose carnine, che, benchè ignaro del male, gustava il bene, egli fu astretto
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immoti, accompagnàndole con gli occhi intensi di sguardo. Quantunque, corrotti il palato dal pimento dei vizi, male potèssero assaporare la tenuità di un
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un'infinita letizia, un orgoglio male dissimulato, ma quell'orgoglio che non ti offende, perocchè, in parte, è tuo. E poi lo sguardo volgèa al bambino, e lo
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poca - troppa perchè spegneva col male il malato, poca, perché con essa vi avreste, scellerati di tanto, aquistato a lievìssimo patto l'oblìo; - nè
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non si mòssero più. Jeri la vittoria fu nostra ... Gabiòla intoppò nel suo laccio ... Pur tu vedi a qual prezzo! ... Ah Gualdo! il male dell'uno non
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paurosamente, l'hai stesa - Gualdo ritorse - come avessi creduto di fare del male! ... Mendicante ladro, che non avevi coraggio di mètter la firma alle